Vedere la realtà
Siamo tratti dalla terra per rinascere a vita nuova
Siamo alle porte di un percorso, quello quaresimale, nel quale cercheremo di camminare verso la Pasqua, nel tentativo, anche quest’anno, di compiere passi di cambiamento e di conversione e, come ogni anno, nella riflessione sulla profondità del mistero pasquale, mistero di cambiamento anche per la nostra vita.
Non è tuttavia facile seguire i passi che la Chiesa ci invita a compiere: sarebbe sicuramente più semplice pensare alla conversione come ad un cammino avvenuto una volta per tutte e invece siamo inseriti in un dinamismo che potrebbe indurci, con il passare del tempo, ad adagiarci e a non cogliere l’esigenza di novità che invece lo contraddistingue. Perché l’esigenza della conversione non termina mai, si rinnova di volta in volta, nelle diverse età della vita e nella diverse fasi della nostra esistenza.
C’è una saggezza profonda in questo costante invito a riflettere sulla nostra relazione con Dio, una saggezza che nasce, come ci ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima 2024, dalla nostra realtà: “Affinché concreta sia anche la nostra Quaresima, il primo passo è voler vedere la realtà.” Questo sguardo attento, sincero, sulla nostra vita è il punto di partenza verso un viaggio che ha come meta il ritrovamento della verità del proprio essere. Un viaggio che non vuole andare lontano ma vuole andare in profondità attraverso un tempo di preparazione e di digiuno.
Il segno dell’imposizione delle ceneri, segno forte, potente, che vivremo all’inizio del percorso quaresimale, ci aiuta vedere la nostra realtà e traccia nettamente il punto di partenza del nostro cammino. Un rito antico che ci ricorda che quando il fuoco arde purifica e lascia una traccia tangibile di questa purificazione: la cenere sul nostro capo ci ricorderà che siamo tratti dalla terra e alla terra ritorneremo, non per disperderci ma per rinascere a vita nuova.
Questo cammino spirituale é, al tempo stesso, anche un cammino pastorale, una sollecitazione rivolta non a ciascuno di noi singolarmente ma a ciascuno di noi insieme, perché, come lo stesso cammino sinodale ci insegna, dobbiamo vedere la realtà con gli occhi della Chiesa. La Quaresima ci invita quindi a riflettere su alcune domande: da dove partiamo? Dove vogliamo andare? Come possiamo tradurre in processi pastorali questa spiccata attenzione a vedere la realtà?