Usare i nuovi media per continuare l’azione pastorale (seguendo la rotta giusta)
Come continuare a comunicare la bellezza del vangelo nonostante le difficoltà attuali? Riteniamo sia indispensabile riscoprire alcune coordinate, tratte dall’Evangelii Gaudium e dalla Laudato Si’, che ci aiuteranno sicuramente nel nostro cammino.
Al numero 67 dell’Evangelii Gaudium Papa Francesco ci ricorda come “L’individualismo postmoderno e globalizzato favorisce uno stile di vita che indebolisce lo sviluppo e la stabilità dei legami tra le persone, e che snatura i vincoli familiari. L’azione pastorale deve mostrare ancora meglio che la relazione con il nostro Padre esige e incoraggia una comunione che guarisca, promuova e rafforzi i legami interpersonali.”
Oggi queste parole sono più vere che mai: quanto si è rivelato difficile mantenere i legami, rafforzare i vincoli con i nostri cari, i nostri affetti, la nostra comunità. Nonostante ciò il messaggio cristiano deve continuare a risuonare nel mondo perché nasce dalla relazione, dalla comunicazione d’amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo, tanto grande da aprirsi e riversarsi sull’umanità.
Al numero 47 della Laudato si’, Papa Francesco entra nei meccanismi della comunicazione attraverso i nuovi media: “A questo si aggiungono le dinamiche dei media e del mondo digitale, che, quando diventano onnipresenti, non favoriscono lo sviluppo di una capacità di vivere con sapienza, di pensare in profondità, di amare con generosità. […] Questo ci richiede uno sforzo affinché tali mezzi si traducano in un nuovo sviluppo culturale dell’umanità e non in un deterioramento della sua ricchezza più profonda. La vera sapienza, frutto della riflessione, del dialogo e dell’incontro generoso fra le persone, non si acquisisce con una mera accumulazione di dati che finisce per saturare e confondere, in una specie di inquinamento mentale. Nello stesso tempo, le relazioni reali con gli altri, con tutte le sfide che implicano, tendono ad essere sostituite da un tipo di comunicazione mediata da internet. Ciò permette di selezionare o eliminare le relazioni secondo il nostro arbitrio, e così si genera spesso un nuovo tipo di emozioni artificiali, che hanno a che vedere più con dispositivi e schermi che con le persone e la natura. I mezzi attuali permettono che comunichiamo tra noi e che condividiamo conoscenze e affetti.”
Un richiamo molto forte a mantenere viva l’identità della nostra testimonianza: trovare le strade giuste per fa si che anche attraverso i nuovi media possiamo comunicare l’amore del Padre costruendo occasioni di incontro e di relazione, non impoverendo la nostra umanità ma arricchendola di possibilità nuove.