“Piacere di un buon insegnante di IRC (e non solo) è… tenersi sempre aggiornato!”
È iniziato un percorso di aggiornamento per Insegnanti di religione cattolica, creato su richiesta dell’Ufficio Scuola della diocesi di Novara.
La proposta – in formato digitale – ha riscosso una grande partecipazione: circa 250 docenti (dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado) hanno aderito ad un percorso formativo in cui ognuno ha potuto scegliere uno o più specifici focus.
Oltre ai momenti di approfondimento tematici non mancheranno i confronti e i lavori di gruppo, resi possibili in totale sicurezza grazie agli strumenti tecnologici.
I temi rispondono a bisogni emergenti del mondo della scuola, nuove sfide che i docenti sono chiamati ad affrontare con passione e rinnovata competenza.
Obiettivo dei corsi è continuare a costruire relazioni educative profonde con i propri alunni, per conoscere i segnali di disagio, le risorse dei gruppi, comprendere come valorizzare gli strumenti tecnologici nell’insegnamento e, allo stesso tempo, acquisire strumenti e stimoli per vivere con creatività la propria missione.
Abbiamo intervistato don Alberto Agnesina, Direttore dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Novara, chiedendogli le motivazioni che lo hanno portato a questa scelta di aggiornamento per gli insegnanti di religione della sua diocesi.
“Dovere di un buon insegnante è tenersi sempre aggiornato”, recitava un detto di un docente di qualche decennio fa. A me pare che si possa cambiare il verbo iniziale: “Piacere di un buon insegnante è tenersi sempre aggiornato”.
Aggiornato sui temi della sua materia, aggiornato sulle nuove riflessioni in proposito, aggiornato sui metodi didattici possibili, aggiornato sulla situazione vitale degli alunni con cui entra in contatto ogni giorno, e che è chiamato ad accompagnare nell’entusiasmante cammino della ricerca e della costruzione del sapere.Sapere sempre un po’ di più e un po’ meglio credo sia il bello dell’essere insegnanti: ogni volta che proponiamo qualcosa siamo noi i primi ad essere coinvolti in quello che proponiamo, e di questa ricchezza non dovremmo averne mai abbastanza.
Quest’anno i Corsi non saranno svolti come in passato: la necessità del distanziamento e la problematicità degli spostamenti non ci consentiranno di incontrarci dal vivo in grandi assemblee, o di trovarci riuniti attorno a un tavolo per ricercare insieme.
Questo non toglie però che sarà possibile incontrarsi, anche se in modo virtuale o a distanza, e insieme discutere e ricercare. Cambiano le modalità ma non cambia lo spirito con cui si fanno le cose.
Già i mesi primaverili, con la famigerata DAD, hanno obbligato a fare un favoloso salto in avanti dal punto di vista delle tecnologie informatiche: oggi credo siamo chiamati a farne il massimo tesoro possibile, coniugandole con la capacità di presenza che era già nelle nostre corde, come un bravo “scriba che dal suo tesoro sa trarre fuori cose vecchie e cose nuove”, combinandole insieme con quella sapienza che è ricchezza per noi e per le generazioni che incontriamo ogni giorno. Buon aggiornamento a tutti!”