Nuova sfida per i presbiteri e le comunità: la comunicazione della fede nell’era digitale
Come cambiano gli elementi principali nell’annuncio della Parola nell’era digitale? Molti sacerdoti ed il vescovo di Chioggia S.E. Mons. Adriano Tessarollo hanno recentemente incontrato Giulio Carpi della Creativ E-Academy per formarsi e comprendere come ampliare il proprio ministero con efficacia
Come cristiani e cattolici siamo chiamati ad annunciare la Parola, a fare esperienza di Comunità e ad incontrare nel prossimo lo sguardo di Cristo. Ma come è possibile esperire tutto questo in un momento storico così delicato, complesso e “pericoloso” come quello che come singoli e comunità fisicamente distanziate stiamo vivendo?
Vi può essere adeguata comunicazione, trasmissione e testimonianza di fede, annuncio della Parola nell’era digitale?
La struttura e il senso delle «relazioni educative» vengono modificati dall’uso delle nuove tecnologie?
Per rispondere e ragionare su queste problematiche il direttore della E-Academy Giulio Carpi ha recentemente raggiunto una cinquantina di parroci a Chioggia: è stato un incontro fecondo volto ad aggiornare chi sente sulle proprie spalle la responsabilità del messaggio cristiano e vuole condividerlo anche grazie all’utilizzo dei nuovi media.
In particolare si è soffermato sull’idea che “all’interno dei progetti pastorali non ci si deve occupare solo dei bisogni immediati, ma si dovrebbe agire in vista di un percorso più ampio nel TEMPO e che la relazione educativa inizia all’interno di spazi spessodefiniti e specifici però può anche essere sviluppata e costruita in modo originale, dilatando e moltiplicando gli SPAZI
La tecnologia non è uno strumento incompatibile con la fede, ma si tratta anzi di un potente alleato in grado di abbattere quelle distanze fisiche e mai sociali che il COVID-19 ci ha imposto: l’educazione mediale e digitale ndsarà sempre più necessaria per riunire sotto il tetto della Chiesa una comunità che ha bisogno di moltiplicare gli elementi di comunione.
È stato un utile momento di aggiornamento che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi e di accrescere le proprie competenza sull’utilizzo dei nuovi media, incominciando a conoscerli dipanando così le nebbie dell’incertezza e della diffidenza che molti nutrono verso ciò che può muoversi nella rete.