Utilizzare dinamiche di gruppo e attività per rendere la formazione efficace
Comprendere come utilizzare le tecniche di animazione.
Focus
Una tecnica di animazione non è soltanto un espediente per attirare l’attenzione, per vivacizzare un incontro formativo noioso. Non è un intervallo per rendere più accettabile un lavoro troppo serio. Una buona tecnica, inserita in una programmazione ragionata, può diventare un elemento di mediazione, un ponte tra gli obiettivi delle nostre attività e il vissuto delle persone che incontriamo. Comprendere come utilizzare le tecniche di animazione potrebbe aiutarci ad avviare e gestire momenti di confronto, a favorire l’ascolto e il dialogo, a sintetizzare le idee, a favorire la condivisione e la creatività.
Descrizione
La proposta, scandita da diverse tecniche che verranno sperimentate direttamente dai partecipanti sarà soprattutto dedicata ad identificare alcuni vantaggi e caratteristiche delle tecniche stesse attraverso la loro sperimentazione. Le tecniche di animazione infatti sono “dispositivi” per facilitare la comunicazione, suscitare interesse riguardo ad un tema da discutere, coinvolgere i partecipanti moltiplicando le interazioni e la condivisione delle opinioni. Correttamente utilizzate sono un’ottima modalità per sviluppare la creatività e favorire i processi decisionali nel caso si debba individuare la soluzione ad un problema.
Il formatore sottolineeranno come le tecniche di animazione non siano “trucchi” e non intendano rappresentare un semplice abbellimento delle dinamiche comunicate. Lungi dall’essere un maquillage di facciata o un curioso espediente per rendere divertente una riunione o una conferenza, esse rappresentano concrete modalità per tutelare le normali regole di comunicazione in un gruppo, mostrare interesse per le opinioni altrui, impedire prevaricazioni, promuovere l’ascolto attivo e, in ultima analisi, evitare che qualcuno monopolizzi la discussione alimentando derive conflittuali fini a se stesse. Una tecnica d’animazione ha anche lo scopo di evitare che l’uditorio si sottragga alla comunicazione stessa chiudendosi nel silenzio.
Durante il workshop i partecipanti si sono dedicati a scoprire modalità interattive per conoscere e valorizzare le opinioni altrui, suscitare una naturale curiosità verso l’argomento che si intende trattare, incentivare la rete comunicativa permettendo di superare le comprensibili paure e inibizioni che spesso bloccano una fruttuosa condivisione.
Gli studenti verranno coinvolti in un percorso che li guiderà all’appropriazione di strategie e strumenti utili attraverso esercitazioni e case history con l’obiettivo di generare nuove idee e acquisire nuove metodologie di ideazione e progettazione pastorale.